Hyperion

Paperback, 455 pages

Langue : Italian

Publié 17 avril 2014 par Fanucci.

ISBN :
978-88-347-2711-9
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5 étoiles (3 critiques)

Nel 2700 gli esseri umani, grazie allo sviluppo della tecnologia dei teleporter, si spostano istantaneamente nella galassia, ma un terribile esperimento, il Grande Errore, ha causato la distruzione della Terra e la diaspora dell’uomo nello spazio, dando vita così a una nuova federazione che unisce tutti i mondi abitati: l’Egemonia dell’Uomo. Alla vigilia dell’Armageddon, sette pellegrini affrontano un ultimo viaggio verso Hyperion, in cerca delle risposte agli enigmi della loro vita. Ognuno di loro deve raccontare agli altri la propria storia, per farsi conoscere e dimostrare di non essere una spia. I racconti dei sette ruotano intorno ai mondi e alle difficoltà che circondano lo spazio: dalla minaccia degli Ouster, discendenti dei primi coloni che fanno a meno della tecnologia, al ruolo della Chiesa Shrike, temuta da tutti. E in questi racconti, di una bellezza sfolgorante, sta la chiave che permetterebbe loro di salvare l’umanità.

8 editions

Review of 'Hyperion' on 'Goodreads'

4 étoiles

TL;DR removing one star because it falls into some classic uncritical usage of colonialist + imperialist narrative, misogynist plot devices + characters, and ableist language + lenses. without downplaying these core issues, i still have to say this book (and its sequel) are some of the most impressive, ambitious, & compelling hard sci-fi i've ever read. more specifics:


in particular "the soldier's tale" and "the consul's tale" were both totally uncritical of their feminine muse characters-as-plot-devices, and the sex scenes felt shoehorned and pointless because of it. "the detective's tale" starts by centering a dope & hyper-competent woman character but she too is eventually shrunk into a confused & lovesick wench. the book in general also has a poorly-hidden enjoyment of militarism & military aesthetics without much of a critical eye, although I think the sequel does more in this regard. "the priest's tale" could have done without its offensive …

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